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Creare PiumaLinux

tommaso

P I U M A L I N U X | 2 0 1 2


Tavola dei contenuti

  1. Creazione di PiumaLinux2012
    1.1. Iso di Ubuntu e installazione
    1.2. I repository
    1.3. Installare X, MDM e Mate
    1.4. Post-installazione Mate
    1.4.1. Extra
    1.4.2. Estensioni Caja
    1.4.3. Demone
    1.4.4. Gestori audio
    1.4.5. Dconf
    1.4.6. Jockey
    1.4.7. Lingua
    1.4.8. Network Manager
    1.5. Programmi predefiniti in PiumaLinux2012
    1.5.1. Software Center
    1.5.2. Chromium
    1.5.3. VLC
    1.5.4. Gdebi
    1.5.5. Transmission
    1.5.6. TED
    1.5.7. Scanner
    1.5.8. Gparter
    1.5.9. Unetbootin
    1.6. Aspetto di PiumaLinux2012
    1.6.1. Icone
    1.6.2. Temi per Mate
    1.6.3. Sfondi
    1.6.4. Tema MDM
    1.6.5. Splash login
    1.6.6. Configurare gli Schemi predefiniti
    1.6.6.1. Background
    1.6.6.2. Font renderign
    1.6.6.3. Font predefinito
    1.6.6.4. Icone e tema predefiniti
    1.6.6.5. Schema di sovrascrittura Mate-Ubuntu (N.B.)
    1.6.6.6. Schema del browser predefinito
    1.7. Programmi aggiuntivi
    1.7.1. Libre Office
    1.7.2. aMule
  2. Creare l'iso di PiumaLinux
    2.1. Installare Remastersys
    2.2. Configurare Remastersys
    2.3. Preparare l'installer
    2.4. Creare la .iso
    2.5. Testare la .iso
  3. Caricare su Sourceforge e condividere la .iso

1. Creazione di PiumaLinux

1.1. Iso di Ubuntu e installazione

Scaricare la .iso di Ubuntu 12.04 LTS da qui (versione a 32 bit con PAE).

Caricare l'immagine .iso su chiavetta USB tramite Unetbootin (scaricabile da qui), oppure masterizzare il CD con la .iso.

Settare il menù del bios per il boot da USB o da CD. Riavviare col supporto d'installazione inserito e seguire la procedura d'installazione minimale (per i passaggi si veda, ad esempio, qui). Al momento della "Selezione del software" non installare niente.

Conclusa l'installazione, riavviare.

1.2. I repository

Al riavvio e dopo essersi loggati, controllare il file di configurazione dei repository: /etc/apt/sources.list. Il comando da dare è:

sudo nano /etc/apt/sources.list

All'interno i repository normalmente abilitati sono:

  • Standard
deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ quantal main universe restricted multiverse
deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ quantal main universe restricted multiverse
deb http://security.ubuntu.com/ubuntu quantal-security main universe restricted multiverse
deb-src http://security.ubuntu.com/ubuntu quantal-security main universe restricted multiverse
deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ quantal-updates main universe restricted multiverse
deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ quantal-updates main universe restricted multiverse

Possiamo aggiungerne altri:

  • Backports
deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu quantal-backports main restricted universe multiverse
deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu quantal-backports main restricted universe multiverse

-Canonical partner

deb http://archive.canonical.com/ubuntu quantal partner
deb-src http://archive.canonical.com/ubuntu quantal partner
  • Extras
deb http://extras.ubuntu.com/ubuntu quantal main
deb-src http://extras.ubuntu.com/ubuntu quantal main
  • Mate e MDM

A questi dobbiamo aggiungere i repository di Mate (il nostro DE) e di MDM (il nostro login manager), sempre nello stesso file:

deb http://packages.mate-desktop.org/repo/ubuntu raring main
deb http://ppa.launchpad.net/nilarimogard/webupd8/ubuntu raring main 
deb-src http://ppa.launchpad.net/nilarimogard/webupd8/ubuntu raring main

Dando sudo apt-get update riceveremo alcuni errori: ogni nuovo repo darà un errore di 'chiave pubblica'. Si risolve il problema con:

sudo apt-key adv --recv-keys --keyserver keyserver.ubuntu.com 'ultime 8 cifre dell'errore'

Questo per ogni errore che il terminale restituisce sui repository. Ridando sudo apt-get update non ci dovrebbero essere più errori.

Esiste un metodo alternativo per aggiungere repository, ossia usando il comando add-apt-repository "deb http://indirizzo.org/cartelle_del_repository/" oppure add-apt-repository ppa:nome_repo. Se diamo il comando, però, non sarà riconosciuto, perché dobbiamo prima installare python che però è un po' pesante:

sudo apt-get install python-software-properties

1.3. Installare X, MDM e Mate

Prima di installare qualsiasi pacchetto, aggiorniamo il sistema (sudo apt-get update && sudo apt-get dist-upgrade).

Ora siamo pronti per installare X:

sudo apt-get install xorg xinit

Quindi installiamo Mate, MDM e i temi di MDM di Mint:

sudo apt-get install mate-archive-keyring mate-core mate-desktop-environment mdm mint-mdm-themes

Sono circa 250 MB. Finita l'installazione occorre riavviare. Al riavvio dovrebbe comparire la schermata di login di MDM da cui accedere a Mate. Con questo abbiamo un core di Ubuntu 12.04 con DE Mate all'ultima versione, ora la 1.6, che aggiunge parecchie novità e miglioramenti rispetto alla precedente.

1.4. Post-installazione Mate

1.4.1. Extra

Installiamo i pacchetti extra di Mate:

sudo apt-get install mate-desktop-environment-extra

1.4.2. Estensioni Caja

Installiamo le estensioni di Caja (file manager di Mate):

sudo apt-get install caja-gksu libcaja-extension gksu libgksu2-0

1.4.3. Demone

Installiamo il demone delle notifiche:

sudo apt-get install mate-notification-daemon

1.4.4. Gestori audio

Installiamo Pulseaudio e Alsamixer:

sudo apt-get install pulseaudio alsa-utils alsamixergui mate-media-pulse pavucontrol

Per avere sul pannello l'icona del volume, cliccare col destro sul pannello e aggiungere "Regolazione volume".

1.4.5. Dconf

Installiamo l'editor di configurazione per Mate:

sudo apt-get install dconf-tools

1.4.6. Jockey

Installiamo il gestore hardware:

sudo apt-get install jockey-common jockey-gtk

1.4.7. Lingua

Installiamo il localizzatore della lingua:

sudo apt-get install language-selector-common language-selector-gnome

1.4.8. Network Manager

Installiamo e attiviamo il gestore di rete (necessario solo per le reti wireless):

sudo apt-get install network-manager network-manager-gnome

Controlliamo il file /etc/NetworkManager/NetworkManager.conf con privilegi di root. Deve contenere:

[main]
plugins=ifupdown,keyfile

[ifupdown]
managed=false

Controlliamo il file /etc/network/interfaces. Deve contenere solo:

auto lo
iface lo inet loopback

Controlliamo che esista il file /etc/init/network-manager.conf. Deve contenere:

# network-manager - network connection manager
#
# The Network Manager daemon manages the system's network connections,
# automatically switching between the best available.

description "network connection manager"

start on (local-filesystems
   and started dbus
   and static-network-up)
stop on stopping dbus

expect fork
respawn

script
 # set $LANG so that messages appearing on the GUI will be translated. See LP: 875017
 if [ -r /etc/default/locale ]; then
  . /etc/default/locale
  export LANG LANGUAGE LC_MESSAGES LC_ALL
 fi

 exec NetworkManager
end script

Controlliamo che il file /etc/dbus-1/system.d/org.freedesktop.NetworkManager.conf abbia nella sezione policy context="default" la marca allow per "Sleep" "sleep" "wake".

Tra le applicazioni d'avvio (Sistema > Preferenze > Applicazioni d'avvio) dobbiamo inserire nm-applet dal percorso /usr/bin/nm-applet.

Dobbiamo controllare che il nostro utente abbia i permessi di rete 'Connette alla reti via cavo e senza fili' in Sistema > Amministrazione > Utente e gruppi > Impostazioni avanzate.

Infine riavviamo il demone:

sudo /etc/init.d/network-manager restart

Può essere necessario riavviare il computer. Se dovesse servire riavviare da terminale:

sudo reboot

O per spegnere:

sudo shutdown -h now

1.5. Programmi predefiniti in PiumaLinux2012

1.5.1. Software Center

Installiamo il software center di Deepin:

sudo add-apt-repository ppa:noobslab/deepin-sc
sudo apt-get update
sudo apt-get install deepin-software-center

Se il comando add-apt-repository non dovesse essere riconosciuto, dobbiamo aggiungere al file /etc/apt/sources.list queste righe:

deb http://ppa.launchpad.net/noobslab/deepin-sc/ubuntu precise main 
deb-src http://ppa.launchpad.net/noobslab/deepin-sc/ubuntu precise main

Quindi dare l'update e risolvere l'errore con sudo apt-key adv --recv-keys --keyserver keyserver.ubuntu.com 'ultime 8 cifre dell'errore'.

1.5.2. Chromium

Installiamo il browser Chromium:

sudo apt-get install chromium-browser

Si può configurare il file /etc/chromium-browser/policies/managed/test_policiy.json (da creare) per avere un comportamento predefinito. Ad esempio per avere la homepage in www.google.it inseriamo nel file test_policiy.json le righe:

{
  "HomepageLocation": "www.google.it"
}

Sul sito di The Chromium Projects si trovano altri esempi di personalizzarione (ad esempio vedi qui e qui). Altre informazioni si trovano nella Documentazione per Amministratori.

1.5.3. VLC

Installiamo il lettore di file multimediali VLC:

sudo apt-get install vlc

1.5.4. Gdebi

Installiamo l'estrattore e installatore di file.deb:

sudo apt-get install gdebi

1.5.5. Transmission

Installiamo Transmission per i file.torrent:

sudo apt-get install transmission tranmission-gtk

1.5.6. TED

Installiamo TED, editor e convertitore di testi. Dobbiamo scaricare due file.deb:
-ted-2.23-i386.deb
-ted_it_IT-2.23.all.deb
È un editor davvero leggero e funzionale. Per installarlo basta cliccare col destro sul primo file e selezionare 'Installa con Gdebi', quindi fare lo stesso per il secondo file.

1.5.7. Scanner

Installiamo SimpleScan per le scansioni:

sudo apt-get install simple-scan

1.5.8. Gparted

Installiamo Gparted per gestire i volumi e le partizioni:

sudo apt-get install gparted

1.5.9. Unetbootin

Installiamo Unetbootin per caricare immagini.iso su penne USB:

sudo apt-get install unetbootin

1.6. Aspetto di PiumaLinux2012

1.6.1. Icone

Installiamo il set di icone Matefaenza, necessario al tema GreenLaguna incluso in Mate 1.6:

sudo apt-get install mate-icon-theme-faenza

1.6.2. Temi per Mate

Installiamo il tema Light e il tema MateAmbiance che ricalcano Ubuntu 10.04 con Gnome2. Dobbiamo scaricare il .deb e installarli con Gdebi (click col destro sul .deb).

I .deb si possono scaricare da questi link:
-Light-theme-mate
-Mateambiance-theme

È importante che i temi siano inseriti in /usr/share/themes/.

1.6.3. Sfondi

Scarichiamo gli sfondi di PiumaLinux da qui. Si possono trovare già alcuni sfondi predefiniti in /usr/share/backgrounds. Conviene salavare i nuovi sfondi in questa cartella, con privilegi di root.

Perché Mate riconosca gli sfondi è necessaria l'esistenza di un file.xml situato nella cartella /usr/share/mate-background-properties/. Creiamo qui il file mate-default.xml col percorso dello sfondo predefinito, con questo contenuto:

< ?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?>
< !DOCTYPE wallpapers SYSTEM "mate-wp-list.dtd">
< wallpapers>
    <wallpaper deleted="false"> 
        < name>Default< /name>

    < filename>/usr/share/backgrounds/warty-final-ubuntu.jpg< /filename>
        < options>zoom< /options>
    < /wallpaper>
< /wallpapers></wallpaper>

In questo caso sfondo predefinito è warty-final-ubuntu.jpg situato in /usr/share/backgrounds/ e scaricabile da qui.

1.6.4. Tema MDM

Modifichiamo il tema di MDM sfruttando il tema di default:
-apriamo come root il file /usr/share/mdm/themes/circles/circles.xml
-cerchiamo la linea con background.svg
-inseriamo al posto di background.svg il nome dell'immagine prescelta (cioè: /usr/share/backgrounds/warty-final-ubuntu.jpg), da inserire anche (N.B.) nella cartella /usr/share/mdm/themes/circles/.

Il nostro background, sia per mdm sia per il desktop (ciò rende più elegante il passaggio da login a desktop), è quello già usato: warty-final-piuma.jpg

Altre modifiche a MDM si possono effettuare col comando gksu mdmsetup, oppure andando in Sistema > Amministrazione > Finestra d'accesso.

1.6.5. Splash login

Per avere lo splash login testuale di PiumaLinux modifichiamo (da superutente) il file /lib/plymouth/themes/ubuntu-text/ubuntu-text.plymouth, in modo che contenga:

[Plymouth Theme]
Name=Ubuntu Text
Description=Text mode theme based on ubuntu-logo theme
ModuleName=ubuntu-text

[ubuntu-text]
title=P I U M A L I N U X | 2 0 1 2
black=0x000000
white=0xffffff
brown=0xff4012
blue=0x988592

In alternativa possiamo fare a meno dello splash testuale di avvio e permettere la visione dei messaggi di boot e mettere in chiaro il menù del GRUB. Per ottenere ciò dobbiamo modificare il file di configurazione di GRUB e di Plymouth.

In /etc/default/grub (con privilegi di root) dobbiamo commentare (#) la linea GRUB_HIDDEN_TIMEOUT=0 e modificare la linea GRUB_CMDLINE_LINUX_DEFAULT= in GRUB_CMDLINE_LINUX_DEFAULT="".

1.6.6. Configurare gli Schemi predefiniti

Nella cartella /usr/share/glib-2.0/schemas/ si trovano i file.xml di configurazione di Mate.

1.6.6.1. Background

Modifichiamo /usr/share/glib-2.0/schemas/org.mate.background.gschema.xml per lo schema predefinito di coloro dello sfondo.

1.6.6.2. Font renderign

Modifichiamo /usr/share/glib-2.0/schemas/org.mate.font-rendering.gschema.xml per impostare rendering, rgba, antialiasing e hinting dei font.

1.6.6.3. Font predefinito

Modifichiamo /usr/share/glib-2.0/schemas/org.mate.interface.gschema.xml per impostare il font predefinito, per piuma Droid (installiamolo con sudo apt-get install fonts-droid). Cerchiamo e mofidichiamo le righe:

font > "font-name" > 'DroidSans 11'
font > "document-font-name" > 'DroidSans 11'
font > "monospace-font-name" > 'DroidSansMono 11'

1.6.6.4. Icone e tema predefiniti

Modifichiamo sempre /usr/share/glib-2.0/schemas/org.mate.interface.gschema.xml per impostare le icone e il tema predefiniti, alla riga:

icon-theme > 'ubuntu-mono-dark' (che sostituisce 'menta')
gtk-theme > 'Matembiance' (che sostituisce 'Menta')

1.6.6.5. Schema di sovrascrittura Mate-Ubuntu (N.B.)

Modifichiamo /usr/share/glib-2.0/schemas/mate-ubuntu.gschema.ovverride (è il file che sovrascrive gli schemi di Mate e di Ubuntu) in questo modo:

[org.mate.background] 
picture-filename='/usr/share/backgrounds/warty-final-ubuntu.jpg'

[org.mate.interface] 
icon-theme='ubuntu-mono-dark' 
gtk-theme='Matembiance' 
font-name='DroidSans 11' 
document-font-name='DroidSans 11' 
monospace-font-name='DroidSansMono 11' 

[org.mate.Marco.general] 
theme='Matembiance' 
titlebar-font='DroidSans 11'

1.6.6.6. Schema del browser predefinito

Modifichiamo /usr/share/glib-2.0/schemas/org.mate.applications-browser.gschema.xml per impostare Chromium come browser predefinito, modificando il "dafault browoser" da 'mozilla' a 'chromium-browser'.

IMPORTANTE
Tutte queste modifiche possono essere fatte anche attraverso l'Editor di Configurazione (Applicazioni > Strumenti di sistema > dconf Editor, da aprire come superutente). In ogni caso, una volta effettuati i combiamenti agli schemi, dobbiamo dare il seguente comando:

sudo glib-compile-schemas /usr/share/glib-2.0/schemas/

1.7. Programmi aggiuntivi

1.7.1. Libre Office

Installiamo LibreOffice in italiano:

sudo apt-get install libreoffice libreoffice-l10n-it libreoffice-help-it language-support-writing-it libreoffice-gnome

1.7.2. aMule

Installiamo aMule per la condivisione di file peer-to-peer:

sudo apt-get install amule

2. Creare l'iso di PiumaLinux

2.1. Installare Remastersys

Creiamo la .iso con Remastersys. È importante che durante l'intero processo il PC di sviluppo sia collegato a internet. Anzitutto aggiungiamo la chiave e il repository di Remastersys:

sudo su
wget -O - http://www.remastersys.com/ubuntu/remastersys.gpg.key | apt-key add -

Aggiungiamo il repository al file /etc/apt/sources.list:

#Remastersys Precise
deb http://www.remastersys.com/ubuntu precise main

Aggiorniamo con sudo apt-get update e installiamo Remastersys con sudo apt-get install remastersys (si può installare anche l'interfaccia grafica col pacchetto remastersys-gui, ma evitando d'installarlo non avremo Remastersys nella .iso finale).

2.2. Configurare Remastersys

Settiamo il file di configurazione /etc/remastersys.conf in cui inseriamo alcuni dati:

LIVEUSER="piuma"
LIVECDLABEL="piumalinux2012"
...
SQUASHFSOPTS="-no-recovery -always-use-fragments -comp xz -b 1M -no-duplicates"

Quest'ultima variabile (-comp xz) serve ad avere la compressione massima della .iso.

2.3. Preparare l'installer

Per avere l'icona di installazione sul desktop della sessione live occorre installare l'interfaccia di Ubiquity:

sudo apt-get install ubiquity-frontend-gtk

Quindi occorre creare il lanciatore dell'installer:
-creiamo il lanciatore ad esempio sul nostro desktop
-deve avere come comando 'ubiquity'
-il proprietario deve essere 'root'

Copiamo il lanciatore in /etc/skel/, ma se vogliamo l'installer sul desktop allora creiamo in /etc/skel/ la cartella /Desktop in cui copiare il lanciatore.

In questa cartella possiamo inserire ogni file che apparterrà in modo predefinito a qualsiasi nuovo profile creato.

2.4. Creare la .iso

Basta lanciare il seguente comando

sudo remastersys dist

Per creare un'altra versione, occorre prima cancella la precedente con:

sudo remastersys clean

2.5. Testare la .iso

Installiamo la .iso su una penna USB e avviamo PiumaLinux in sessione live. Nella sessione live accediamo con questi dati:

utente: 'piuma'
password: 'blank'

3. Caricare su Sourceforge e condividere la .iso

4. Lista delle cose da fare

(a) Modificare l'icona del menù di avvio > flavour Piuma
(b) Settare l'autologin nella sessione live
(c) Installare i principali coder e inserirli nella .iso sotto i 700 mb


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