Scaricare la .iso di Ubuntu 12.04 LTS da qui (versione a 32 bit con PAE).
Caricare l'immagine .iso su chiavetta USB tramite Unetbootin (scaricabile da qui), oppure masterizzare il CD con la .iso.
Settare il menù del bios per il boot da USB o da CD. Riavviare col supporto d'installazione inserito e seguire la procedura d'installazione minimale (per i passaggi si veda, ad esempio, qui). Al momento della "Selezione del software" non installare niente.
Conclusa l'installazione, riavviare.
Al riavvio e dopo essersi loggati, controllare il file di configurazione dei repository: /etc/apt/sources.list
. Il comando da dare è:
sudo nano /etc/apt/sources.list
All'interno i repository normalmente abilitati sono:
deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ quantal main universe restricted multiverse deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ quantal main universe restricted multiverse deb http://security.ubuntu.com/ubuntu quantal-security main universe restricted multiverse deb-src http://security.ubuntu.com/ubuntu quantal-security main universe restricted multiverse deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ quantal-updates main universe restricted multiverse deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu/ quantal-updates main universe restricted multiverse
Possiamo aggiungerne altri:
deb http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu quantal-backports main restricted universe multiverse deb-src http://it.archive.ubuntu.com/ubuntu quantal-backports main restricted universe multiverse
-Canonical partner
deb http://archive.canonical.com/ubuntu quantal partner deb-src http://archive.canonical.com/ubuntu quantal partner
deb http://extras.ubuntu.com/ubuntu quantal main deb-src http://extras.ubuntu.com/ubuntu quantal main
A questi dobbiamo aggiungere i repository di Mate (il nostro DE) e di MDM (il nostro login manager), sempre nello stesso file:
deb http://packages.mate-desktop.org/repo/ubuntu raring main deb http://ppa.launchpad.net/nilarimogard/webupd8/ubuntu raring main deb-src http://ppa.launchpad.net/nilarimogard/webupd8/ubuntu raring main
Dando sudo apt-get update
riceveremo alcuni errori: ogni nuovo repo darà un errore di 'chiave pubblica'. Si risolve il problema con:
sudo apt-key adv --recv-keys --keyserver keyserver.ubuntu.com 'ultime 8 cifre dell'errore'
Questo per ogni errore che il terminale restituisce sui repository. Ridando sudo apt-get update
non ci dovrebbero essere più errori.
Esiste un metodo alternativo per aggiungere repository, ossia usando il comando add-apt-repository "deb http://indirizzo.org/cartelle_del_repository/"
oppure add-apt-repository ppa:nome_repo
. Se diamo il comando, però, non sarà riconosciuto, perché dobbiamo prima installare python
che però è un po' pesante:
sudo apt-get install python-software-properties
Prima di installare qualsiasi pacchetto, aggiorniamo il sistema (sudo apt-get update && sudo apt-get dist-upgrade
).
Ora siamo pronti per installare X:
sudo apt-get install xorg xinit
Quindi installiamo Mate, MDM e i temi di MDM di Mint:
sudo apt-get install mate-archive-keyring mate-core mate-desktop-environment mdm mint-mdm-themes
Sono circa 250 MB. Finita l'installazione occorre riavviare. Al riavvio dovrebbe comparire la schermata di login di MDM da cui accedere a Mate. Con questo abbiamo un core di Ubuntu 12.04 con DE Mate all'ultima versione, ora la 1.6, che aggiunge parecchie novità e miglioramenti rispetto alla precedente.
1.4.1. Extra
Installiamo i pacchetti extra di Mate:
sudo apt-get install mate-desktop-environment-extra
1.4.2. Estensioni Caja
Installiamo le estensioni di Caja (file manager di Mate):
sudo apt-get install caja-gksu libcaja-extension gksu libgksu2-0
1.4.3. Demone
Installiamo il demone delle notifiche:
sudo apt-get install mate-notification-daemon
1.4.4. Gestori audio
Installiamo Pulseaudio e Alsamixer:
sudo apt-get install pulseaudio alsa-utils alsamixergui mate-media-pulse pavucontrol
Per avere sul pannello l'icona del volume, cliccare col destro sul pannello e aggiungere "Regolazione volume".
1.4.5. Dconf
Installiamo l'editor di configurazione per Mate:
sudo apt-get install dconf-tools
1.4.6. Jockey
Installiamo il gestore hardware:
sudo apt-get install jockey-common jockey-gtk
1.4.7. Lingua
Installiamo il localizzatore della lingua:
sudo apt-get install language-selector-common language-selector-gnome
1.4.8. Network Manager
Installiamo e attiviamo il gestore di rete (necessario solo per le reti wireless):
sudo apt-get install network-manager network-manager-gnome
Controlliamo il file /etc/NetworkManager/NetworkManager.conf
con privilegi di root. Deve contenere:
[main] plugins=ifupdown,keyfile [ifupdown] managed=false
Controlliamo il file /etc/network/interfaces
. Deve contenere solo:
auto lo iface lo inet loopback
Controlliamo che esista il file /etc/init/network-manager.conf
. Deve contenere:
# network-manager - network connection manager # # The Network Manager daemon manages the system's network connections, # automatically switching between the best available. description "network connection manager" start on (local-filesystems and started dbus and static-network-up) stop on stopping dbus expect fork respawn script # set $LANG so that messages appearing on the GUI will be translated. See LP: 875017 if [ -r /etc/default/locale ]; then . /etc/default/locale export LANG LANGUAGE LC_MESSAGES LC_ALL fi exec NetworkManager end script
Controlliamo che il file /etc/dbus-1/system.d/org.freedesktop.NetworkManager.conf
abbia nella sezione policy context="default"
la marca allow
per "Sleep" "sleep" "wake"
.
Tra le applicazioni d'avvio (Sistema > Preferenze > Applicazioni d'avvio) dobbiamo inserire nm-applet
dal percorso /usr/bin/nm-applet
.
Dobbiamo controllare che il nostro utente abbia i permessi di rete 'Connette alla reti via cavo e senza fili' in Sistema > Amministrazione > Utente e gruppi > Impostazioni avanzate.
Infine riavviamo il demone:
sudo /etc/init.d/network-manager restart
Può essere necessario riavviare il computer. Se dovesse servire riavviare da terminale:
sudo reboot
O per spegnere:
sudo shutdown -h now
1.5.1. Software Center
Installiamo il software center di Deepin:
sudo add-apt-repository ppa:noobslab/deepin-sc sudo apt-get update sudo apt-get install deepin-software-center
Se il comando add-apt-repository
non dovesse essere riconosciuto, dobbiamo aggiungere al file /etc/apt/sources.list
queste righe:
deb http://ppa.launchpad.net/noobslab/deepin-sc/ubuntu precise main deb-src http://ppa.launchpad.net/noobslab/deepin-sc/ubuntu precise main
Quindi dare l'update e risolvere l'errore con sudo apt-key adv --recv-keys --keyserver keyserver.ubuntu.com 'ultime 8 cifre dell'errore'
.
1.5.2. Chromium
Installiamo il browser Chromium:
sudo apt-get install chromium-browser
Si può configurare il file /etc/chromium-browser/policies/managed/test_policiy.json
(da creare) per avere un comportamento predefinito. Ad esempio per avere la homepage in www.google.it inseriamo nel file test_policiy.json
le righe:
{ "HomepageLocation": "www.google.it" }
Sul sito di The Chromium Projects si trovano altri esempi di personalizzarione (ad esempio vedi qui e qui). Altre informazioni si trovano nella Documentazione per Amministratori.
1.5.3. VLC
Installiamo il lettore di file multimediali VLC:
sudo apt-get install vlc
1.5.4. Gdebi
Installiamo l'estrattore e installatore di file.deb:
sudo apt-get install gdebi
1.5.5. Transmission
Installiamo Transmission per i file.torrent:
sudo apt-get install transmission tranmission-gtk
1.5.6. TED
Installiamo TED, editor e convertitore di testi. Dobbiamo scaricare due file.deb:
-ted-2.23-i386.deb
-ted_it_IT-2.23.all.deb
È un editor davvero leggero e funzionale. Per installarlo basta cliccare col destro sul primo file e selezionare 'Installa con Gdebi', quindi fare lo stesso per il secondo file.
1.5.7. Scanner
Installiamo SimpleScan per le scansioni:
sudo apt-get install simple-scan
1.5.8. Gparted
Installiamo Gparted per gestire i volumi e le partizioni:
sudo apt-get install gparted
1.5.9. Unetbootin
Installiamo Unetbootin per caricare immagini.iso su penne USB:
sudo apt-get install unetbootin
1.6.1. Icone
Installiamo il set di icone Matefaenza, necessario al tema GreenLaguna incluso in Mate 1.6:
sudo apt-get install mate-icon-theme-faenza
1.6.2. Temi per Mate
Installiamo il tema Light e il tema MateAmbiance che ricalcano Ubuntu 10.04 con Gnome2. Dobbiamo scaricare il .deb e installarli con Gdebi (click col destro sul .deb).
I .deb si possono scaricare da questi link:
-Light-theme-mate
-Mateambiance-theme
È importante che i temi siano inseriti in /usr/share/themes/
.
1.6.3. Sfondi
Scarichiamo gli sfondi di PiumaLinux da qui. Si possono trovare già alcuni sfondi predefiniti in /usr/share/backgrounds
. Conviene salavare i nuovi sfondi in questa cartella, con privilegi di root.
Perché Mate riconosca gli sfondi è necessaria l'esistenza di un file.xml situato nella cartella /usr/share/mate-background-properties/
. Creiamo qui il file mate-default.xml
col percorso dello sfondo predefinito, con questo contenuto:
< ?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?> < !DOCTYPE wallpapers SYSTEM "mate-wp-list.dtd"> < wallpapers> <wallpaper deleted="false"> < name>Default< /name> < filename>/usr/share/backgrounds/warty-final-ubuntu.jpg< /filename> < options>zoom< /options> < /wallpaper> < /wallpapers></wallpaper>
In questo caso sfondo predefinito è warty-final-ubuntu.jpg
situato in /usr/share/backgrounds/
e scaricabile da qui.
1.6.4. Tema MDM
Modifichiamo il tema di MDM sfruttando il tema di default:
-apriamo come root il file /usr/share/mdm/themes/circles/circles.xml
-cerchiamo la linea con background.svg
-inseriamo al posto di background.svg
il nome dell'immagine prescelta (cioè: /usr/share/backgrounds/warty-final-ubuntu.jpg
), da inserire anche (N.B.) nella cartella /usr/share/mdm/themes/circles/
.
Il nostro background, sia per mdm sia per il desktop (ciò rende più elegante il passaggio da login a desktop), è quello già usato: warty-final-piuma.jpg
Altre modifiche a MDM si possono effettuare col comando gksu mdmsetup
, oppure andando in Sistema > Amministrazione > Finestra d'accesso.
1.6.5. Splash login
Per avere lo splash login testuale di PiumaLinux modifichiamo (da superutente) il file /lib/plymouth/themes/ubuntu-text/ubuntu-text.plymouth
, in modo che contenga:
[Plymouth Theme] Name=Ubuntu Text Description=Text mode theme based on ubuntu-logo theme ModuleName=ubuntu-text [ubuntu-text] title=P I U M A L I N U X | 2 0 1 2 black=0x000000 white=0xffffff brown=0xff4012 blue=0x988592
In alternativa possiamo fare a meno dello splash testuale di avvio e permettere la visione dei messaggi di boot e mettere in chiaro il menù del GRUB. Per ottenere ciò dobbiamo modificare il file di configurazione di GRUB e di Plymouth.
In /etc/default/grub
(con privilegi di root) dobbiamo commentare (#) la linea GRUB_HIDDEN_TIMEOUT=0
e modificare la linea GRUB_CMDLINE_LINUX_DEFAULT=
in GRUB_CMDLINE_LINUX_DEFAULT=""
.
1.6.6. Configurare gli Schemi predefiniti
Nella cartella /usr/share/glib-2.0/schemas/
si trovano i file.xml di configurazione di Mate.
1.6.6.1. Background
Modifichiamo /usr/share/glib-2.0/schemas/org.mate.background.gschema.xml
per lo schema predefinito di coloro dello sfondo.
1.6.6.2. Font renderign
Modifichiamo /usr/share/glib-2.0/schemas/org.mate.font-rendering.gschema.xml
per impostare rendering, rgba, antialiasing e hinting dei font.
1.6.6.3. Font predefinito
Modifichiamo /usr/share/glib-2.0/schemas/org.mate.interface.gschema.xml
per impostare il font predefinito, per piuma Droid
(installiamolo con sudo apt-get install fonts-droid
). Cerchiamo e mofidichiamo le righe:
font > "font-name" > 'DroidSans 11'
font > "document-font-name" > 'DroidSans 11'
font > "monospace-font-name" > 'DroidSansMono 11'
1.6.6.4. Icone e tema predefiniti
Modifichiamo sempre /usr/share/glib-2.0/schemas/org.mate.interface.gschema.xml
per impostare le icone e il tema predefiniti, alla riga:
icon-theme > 'ubuntu-mono-dark'
(che sostituisce 'menta'
)
gtk-theme > 'Matembiance'
(che sostituisce 'Menta'
)
1.6.6.5. Schema di sovrascrittura Mate-Ubuntu (N.B.)
Modifichiamo /usr/share/glib-2.0/schemas/mate-ubuntu.gschema.ovverride
(è il file che sovrascrive gli schemi di Mate e di Ubuntu) in questo modo:
[org.mate.background] picture-filename='/usr/share/backgrounds/warty-final-ubuntu.jpg' [org.mate.interface] icon-theme='ubuntu-mono-dark' gtk-theme='Matembiance' font-name='DroidSans 11' document-font-name='DroidSans 11' monospace-font-name='DroidSansMono 11' [org.mate.Marco.general] theme='Matembiance' titlebar-font='DroidSans 11'
1.6.6.6. Schema del browser predefinito
Modifichiamo /usr/share/glib-2.0/schemas/org.mate.applications-browser.gschema.xml
per impostare Chromium come browser predefinito, modificando il "dafault browoser" da 'mozilla' a 'chromium-browser'.
IMPORTANTE
Tutte queste modifiche possono essere fatte anche attraverso l'Editor di Configurazione (Applicazioni > Strumenti di sistema > dconf Editor, da aprire come superutente). In ogni caso, una volta effettuati i combiamenti agli schemi, dobbiamo dare il seguente comando:
sudo glib-compile-schemas /usr/share/glib-2.0/schemas/
1.7.1. Libre Office
Installiamo LibreOffice in italiano:
sudo apt-get install libreoffice libreoffice-l10n-it libreoffice-help-it language-support-writing-it libreoffice-gnome
1.7.2. aMule
Installiamo aMule per la condivisione di file peer-to-peer:
sudo apt-get install amule
Creiamo la .iso con Remastersys. È importante che durante l'intero processo il PC di sviluppo sia collegato a internet. Anzitutto aggiungiamo la chiave e il repository di Remastersys:
sudo su wget -O - http://www.remastersys.com/ubuntu/remastersys.gpg.key | apt-key add -
Aggiungiamo il repository al file /etc/apt/sources.list
:
#Remastersys Precise deb http://www.remastersys.com/ubuntu precise main
Aggiorniamo con sudo apt-get update
e installiamo Remastersys con sudo apt-get install remastersys
(si può installare anche l'interfaccia grafica col pacchetto remastersys-gui
, ma evitando d'installarlo non avremo Remastersys nella .iso finale).
Settiamo il file di configurazione /etc/remastersys.conf
in cui inseriamo alcuni dati:
LIVEUSER="piuma" LIVECDLABEL="piumalinux2012" ... SQUASHFSOPTS="-no-recovery -always-use-fragments -comp xz -b 1M -no-duplicates"
Quest'ultima variabile (-comp xz
) serve ad avere la compressione massima della .iso.
Per avere l'icona di installazione sul desktop della sessione live occorre installare l'interfaccia di Ubiquity:
sudo apt-get install ubiquity-frontend-gtk
Quindi occorre creare il lanciatore dell'installer:
-creiamo il lanciatore ad esempio sul nostro desktop
-deve avere come comando 'ubiquity'
-il proprietario deve essere 'root'
Copiamo il lanciatore in /etc/skel/
, ma se vogliamo l'installer sul desktop allora creiamo in /etc/skel/ la cartella /Desktop
in cui copiare il lanciatore.
In questa cartella possiamo inserire ogni file che apparterrà in modo predefinito a qualsiasi nuovo profile creato.
Basta lanciare il seguente comando
sudo remastersys dist
Per creare un'altra versione, occorre prima cancella la precedente con:
sudo remastersys clean
Installiamo la .iso su una penna USB e avviamo PiumaLinux in sessione live. Nella sessione live accediamo con questi dati:
utente: 'piuma'
password: 'blank'
(a) Modificare l'icona del menù di avvio > flavour Piuma
(b) Settare l'autologin nella sessione live
(c) Installare i principali coder e inserirli nella .iso sotto i 700 mb